con Luciana Cardi

Oggi intervistiamo Luciana Cardi, lettrice di lingua e cultura italiana presso l’università di Ōsaka, e, per gli stranieri che frequentano la stessa università, insegnante di letteratura giapponese. L’intervista verte su un unico argomento: la questione dell’insegnamento a distanza in Giappone. Come funziona?

La professoressa Cardi ci informa che la situazione è completamente diversa da quella italiana, poiché lì non ci sono state delle direttive esplicite per tutte le università. Ogni ente universitario ha agito come riteneva opportuno, spesso anche in ritardo. Infatti, la professoressa si è ritrovata il 6 aprile ad organizzare le lezioni a distanza sulla piattaforma Zoom, che inizieranno il 9 aprile. Inoltre, ogni prefettura ha agito in maniera diversa: le scuole elementari, medie e superiori di Ōsaka hanno deciso di chiudere fino al renkyū 連休(vacanza) del Golden Week, 29 aprile-inizio maggio); invece, le scuole della prefettura di Hyōgo non sono ancora arrivate a questa decisione.

Nell’intervista si parla anche del test d’ingresso a cui devono sottoporsi i ragazzi giapponesi per entrare in una scuola superiore o in un’università prestigiose. Esistono anche dei corsi privati a pagamento che aiutano i ragazzi a prepararsi al meglio per il test. Chi supera il test con ottimi voti, continua ad andare al corso per aumentare le probabilità di entrare in un’università prestigiosa.