con Maki Koizumi

Intervistiamo Maki Koizumi in pieno marzo del 2020, durante i primi mesi di lockdown. Maki è un’interprete e guida turistica abilitata della regione Toscana. Lavora da molti anni a Firenze, ma, per colpa della chiusura delle frontiere del governo giapponese, rimane bloccata nell’arcipelago. L’argomento principale, ovviamente, è l’apparente tranquillità del Giappone in un periodo di caos mondiale. Apparente perché, secondo Maki, la situazione è più grave di quello che sembra, con pochissimi controlli nelle strade e nelle famiglie. Probabilmente ciò è dovuto ai pochi posti disponibili negli ospedali, e più controlli significa più pazienti da tenere sott’occhio. Ci conferma, inoltre, che percepisce un’aria diversa in giro: molti evitano di prendere i mezzi di trasporto e di andare in posti affollati. Dall’altro lato, non mancano le persone che continuano ad uscire a divertirsi o per ammirare la fioritura dei ciliegi.