di Sabrina Cristofaro
Il recente deprezzamento dello yen giapponese rispetto al dollaro statunitense, all’euro e ad altre valute ha suscitato non poche preoccupazioni in Giappone ma, come spesso accade, questa situazione genera conseguenze negative quanto positive, tra cui anche l’aumento dei flussi turistici nel paese del Sol Levante.
“È vero che uno yen debole ha un effetto negativo, accelerando l’aumento dell’inflazione interna attraverso un aumento dei costi d’importazione”, ha sostenuto il governatore della banca del Giappone Kazuo Ueda alla Dieta, il parlamento giapponese. “D’altra parte, ha anche effetti positivi, come l’incremento delle esportazioni, dei consumi in entrata e dei profitti delle aziende giapponesi che operano a livello globale”.
Uno yen debole rende le importazioni di energia e cibo più costose, colpendo coloro le cui buste paga non riescono a stare al passo con il rapido aumento del costo della vita. Una conseguenza di ciò è stato l’indebolimento del sostegno pubblico al primo ministro Fumio Kishida.
D’altro canto, lo yen debole ha favorito una rapida ripresa del numero dei visitatori in entrata rispetto al flusso che la pandemia aveva abbattuto: le stime ufficiali dell’Organizzazione nazionale del turismo nipponica (JNTO) mostrano che in tutto il 2023 si è raggiunto il 79% di turisti stranieri rispetto al livello pre-pandemia.
Il turismo beneficia infatti di una valuta debole, aumentando il potere d’acquisto dei viaggiatori provenienti dall’estero. Il numero dei visitatori si è mantenuto così alto da poter parlare di overtourism, ovvero sovraffollamento turistico.
“Il basso prezzo dello yen ovviamente aumenta la probabilità che il turismo contribuisca notevolmente all’economia”, conferma Jesper Koll, direttore della società di servizi finanziari Monex Group. “Con l’ulteriore riduzione delle restrizioni e l’aumento della capacità dei voli in entrata, mi aspetto che vedremo le spese in entrata e il turismo in entrata accelerare molto, molto rapidamente”.
Il turismo è un valore aggiunto importante all’economia, influendo in svariati modi: i turisti contribuiscono alle vendite, ai profitti, alla creazione di posti di lavoro, alle entrate fiscali e al reddito di un paese.
Sebbene i biglietti aerei abbiano prezzi consistenti, i turisti beneficiano di un ottimo rapporto qualità-prezzo: possono mangiare il doppio degli hamburger e del sushi rispetto agli Stati Uniti, ed anche rispetto al resto dell’Asia.