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Due cineasti europei su Hiroo Onoda

di Matteo Crugliano

Torniamo oggi a parlare del film ONODA – 10.000 NOTTI NELLA GIUNGLA di Arthur HARARI, che L’ALTRO GIAPPONE ha avuto modo di presentare in anteprima a Napoli lo scorso 18 maggio presso l’Istituto Francese. Come i nostri lettori ricorderanno, la pellicola trae ispirazione dalla controversa vita di Hiroo Onoda (1922-2014), soldato giapponese inviato nelle Filippine, che avrebbe abbandonato soltanto 29 anni dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale in nome di un dovere militare. Ne scrive diffusamente Yosuke Taki sul sito della rivista Doppiozero.

Nell’articolo, uscito il 5 luglio e corredato da un affascinante repertorio iconografico, l’autore parte da un breve excursus biografico sulla vita di Onoda, e offre un resoconto delle controversie storiche e politiche che circondarono – e tutt’ora circondano – la figura dell’ex militare; la visione di Harari viene analizzata in parallelo a quella di Werner HERZOG, che ha voluto fortemente incontrare Onoda in occasione di un suo viaggio in Giappone e al quale ha dedicato un libro, dato alle stampe nello stesso periodo del film di Harari.

“I due cineasti europei [Harari e Herzog] sembrano assolutamente incuranti di queste implicazioni storico-politiche,” scrive Taki, “ed entrambi raffigurano Onoda esclusivamente nell’ambiente della giungla.” Il rapporto, non solo di Onoda ma anche di Kanji Tsuda, l’attore che lo rappresenta nella pellicola, con la natura, viene ripercorso attraverso la lente del Nature writing, facendo in particolar modo riferimento alla filosofia di Henry David Thoreau e al lavoro del fotografo Sebastiaõ Salgado.

ONODA è stato presentato al festival di Cannes 2021, ha vinto il premio César 2022 per la migliore sceneggiatura, e pochi giorni fa  ASCENT FILM ne ha annunciato l’uscita nelle sale italiane per il prossimo settembre. Ne scrive Matteo Regoli in un post pubblicato nella sezione Cinema del portale Everyeye. Matteo Regoli propone ai lettori un’introduzione alla pellicola di Harari, scrivendo della vita di Onoda, della filosofia di irriducibile sopravvivenza sviluppata durante l’addestramento, dell’invio nell’isola filippina di Lubang, della guerra che continua, da solo, a combattere quando già da anni essa si era conclusa nel suo paese d’origine. Anche qui una menzione su Herzog accompagna una descrizione dell’atmosfera onirica del film.

L’ALTRO GIAPPONE rilascerà prossimamente il video del talk che il 18 maggio ha preceduto l’anteprima nazionale del film con lo stesso Yosuke TAKI, il giornalista Antonio MOSCATELLO e la critica cinematografica Gina ANNUNZIATA.

LINK:

Spring edition 2022 | ONODA – 10.000 notti nella giungla – L’ALTRO GIAPPONE

Onoda: un soldato giapponese per trent’anni nella giungla di | Doppiozero

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